Dinamicità, armonia e un modo unico di mischiare Traditional e Giapponese: ecco cosa troverete al ‘Vitale Tattoo’ di Napoli, nelle parole del suo proprietario.
Ciao Vitale, mi racconti da quanti anni tatui e come sei diventato professionista in questo settore?
Ho iniziato a tatuare quasi dieci anni fa, nel 2014, dopo due anni dall’inizio del mio percorso nello studio di Enzo Brandi (IG: @brandienzo), qui a Napoli. Ancora oggi devo ringraziarlo per avermi dato l’opportunità di imparare tanto e vivere appieno il mondo del tatuaggio.
Il tuo New School (con evidenti riferimenti al Traditional e allo stile Giapponese) come “germoglia” dentro di te?
Non mi sono mai classificato in un solo stile preciso. Tuttora sono in continua evoluzione.
Il mio stile si è evoluto nel tempo e per gradi, mischiando iconografia Giapponese e Tradizionale.
Cerco di prendere vari spunti da tutto ciò che mi circonda, interpretandolo nella maniera più spontanea possibile.
Sbaglio o ultimamente i tatuaggi col numero 3 e una certa data (4 maggio 2023) sono aumentati tra le richieste della tua clientela?
Fortunatamente vivo a Napoli, una città che ha un’estetica molto particolare e che unisce, in modo quasi unico, sacro e profano. Il calcio e il tifo vengono vissuti dalle persone proprio come un credo nel quale ripongono gran parte della loro devozione.
I tatuaggi dedicati alla squadra del Napoli sono un’icona da anni, ma la vittoria dello scudetto ha cambiato qualcosa, avvicinando molte più persone a quest’arte.
Cosa ricerchi principalmente in un tatuaggio: la pulizia del tratto, l’uso intenso del colore, la visibilità (anche a distanza) del soggetto?
Sì, trovo affascinante la semplicità grafica, la potenza e la visibilità anche a distanza. Allo stesso modo do particolare importanza alla dinamicità e all’armonia che può avere un singolo elemento sul corpo. Rafforzando l’impatto visivo ed usando colori contrastanti, linee decise e dettagli, ma rispettando sempre la longevità della pelle.
Mi descrivi il ‘Vitale Tattoo’ a Napoli?
Credo che un ambiente rappresenti un po’ anche la persona, no? (sorride) Nel mio studio ho cercato di creare un qualcosa di rilassante, accogliente e confortevole, ma che contemporaneamente abbia dettagli forti e incisivi. Nulla tra quelle quattro pareti è lì per caso.
Cos’hai in agenda per quest’estate?
Guarda, avendo aperto lo studio da soli due anni, sono stato molto concentrato su questo progetto; però dopo l’estate tornerò a partecipare alle convention: Roma e Bruxelles, ad esempio, sono già sulla lista!
E le tue ultime parole famose sono… ?
Perseverare ed essere costanti in ogni cosa, ma soprattutto mettere amore in tutto ciò che si fa!