Alessandro (il suo vero nome) è un tatuatore che non conteggia il suo lavoro in ore, ma nella realizzazione di tatuaggi che lasciano il cliente sempre soddisfatto. Conosciamolo meglio.
Alessandro, a questo mondo ci sono tatuatori più tradizionali e altri che alzano l’asticella inventandosi, di loro, uno stile così originale da rasentare l’unicità: tu pensi di appartenere a quest’ultima categoria?
Sinceramente mi piace pensare di essere al limite tra le due categorie. Non mi considero un tatuatore “tradizionale” poiché amo sperimentare sempre ed integrare con costanza nel mio lavoro delle novità.
Allo stesso tempo non dimentico gli insegnamenti appresi durante il periodo da apprendista e cerco di comprendere il limite tra novità, creatività e moda. Questa ultima strada la credo davvero deleteria per il nostro settore, quindi direi che non mi appartiene al 100%.
Da quanti anni tatui, qual è stato il tuo percorso professionale e in definitiva come ti sei convinto di fare il tattoo artist nella vita?
Ho iniziato circa otto anni fa, compreso il periodo di apprendistato. Il mio è stato un percorso graduale iniziato a causa dell’insoddisfazione generata dopo gli studi e dalla successiva carriera da architetto. Tale insoddisfazione mi ha portato alla necessità di potermi esprimere a pieno. Quindi ho iniziato da prima a disegnare i mie dipinti digitali sino ad entrare nel ‘Puro Tattoo Studio’ di Milano (IG: @purotattoostudio) come apprendista e avere la possibilità di tramutarli in tattoo.
Non credo di essermi trasformato in tattoo artist o altro, credo di essere solo me stesso e di proporre ciò che mi piace ai miei clienti.
Pensi di dover dire grazie a qualche artista che ti ha ispirato nel concepire sia il tuo lato surrealista che le tue illusioni grafiche applicate al mondo del tatuaggio?
Sì, mi sento di appartenere alla concezione del tatuaggio Surreale. E in questi anni di viaggi, guest e conoscenze nei vari studi italiani ed esteri, mi sento di poter ringraziare moltissimi tatuatori per la loro amicizia e per il confronto creativo. Questo mi ha portato e crescere molto sia artisticamente che come tattoo artist per apprendere tecniche nuove. Un tatuatore specifico però non mi sento di citarlo; dovrei nominarne parecchi e non mi sentirei di escluderne alcuni.
Immagino che ai tuoi tatuaggi (anche quando si tratta di pezzi di media grandezza), per raggiungere una simile perfezione, occorrano di numerose ore di lavoro e concentrazione…
Il tatuaggio va concepito come una piccola esperienza creativa che deve essere svincolata dai tempi di realizzazione. Quindi mi piace prendermi il tempo necessario per dare il massimo possibile al mio cliente e, se questo deve richiedere un tempo superiore alla media, non me ne preoccupo. Credo che il cliente non si ricorderà di me per le ore di esecuzione del tattoo, ma per ciò che io sono stato in grado di trasmettergli e per ciò che porta su pelle; a tal proposito non mi faccio pagare a tariffa oraria, ma a dimensione del lavoro previsto.
Levami una curiosità: perché un cliente ti ha chiesto di tatuargli la locandina di ‘Nuovo Cinema Paradiso’ (regia di Giuseppe Tornatore e Premio Oscar nel 1990)? Si trattava forse del suo film preferito?
Il soggetto inerente la locandina del film ‘Ultimo Cinema Paradiso’ mi è stata richiesta dal cliente stesso. Solitamente ogni tattoo ha al suo interno un piccolo o grande significato per chi lo riceve. In questo caso la volontà del cliente di lasciare il paese di nascita per avere un futuro differente da quello previsto, lo legava molto al finale di quel film.
Un tatuaggio deve avere un ricordo, un significato o un motivo per chi lo riceve, altrimenti rimane un semplice gesto estetico fine a se stesso.
Che ne pensi delle tattoo convention?
Concepisco le tattoo convention come degli eventi in cui posso ritrovare nello stesso posto amici e clienti provenienti da posti differenti. Un’occasione dove poter chiacchierare e rivedere persone a cui sono legato e che per motivi geografici non posso frequentare con continuità. Mi piace il clima di competizione che si respira per i contest delle varie convention, anche se li lascio ad altri tatuatori, io non amo farli.
Hai già segnato qualcosa in agenda per i prossimi mesi?
Inerente le guest a marzo sarò a lavorare presso lo studio ‘Meta Tattoo Lab’ di Bologna (IG: @_metatattoolab) e poi ripartirò, come al solito, con un piccolo tour italiano. Avrei in programma inoltre di fare un salto a Londra e a Parigi visto che da quest’ultima manco da prima del Covid.
E le tue ultime parole famose sono… ?
“Le cose accadono sempre per un motivo e gli uomini ignorano quale esso sia”: è una citazione di Charles Bukowsky che mi ha accompagnato e mi sta accompagnando in tutti questi anni. Sapere che a noi non è dovuto sapere tutto, mi rende più leggero il quotidiano. Come se tutti concorriamo ad un fine ultimo, ma la strada, beh, non ci è dovuto saperla.