L’insegnamento di “Macko” Todisco e il desiderio di rimanere focalizzati sui propri obbiettivi. Da questi presupposti nasce il ‘Southside Tattoo Shop’ di Lecce.
Ciao Roberto, il tuo nome d’arte “Sisma” proviene dai tuoi trascorsi hip hop?
In realtà la scelta del nome è avvenuta un po’ per caso. Più che il mio trascorso hip hop, riguarda innanzitutto quello dei graffiti. In pratica riuscivo a trovare una buona soluzione grafica accostando le lettere e da lì l’ho portato avanti anche nella musica.
Il tatuaggio quando entra nella tua vita?
Beh, l’arte e la creatività, man mano che crescevo, sono diventate così presenti nella mia vita che ho deciso di frequentare prima l’istituto d’arte e subito dopo l’accademia di Belle Arti a Lecce, nella mia città.
Andando avanti ho sempre cercato nuovi stimoli tanto da avvicinarmi ad altre forme d’espressione, tra cui appunto il tatuaggio.
So che ti sei appassionato ai tattoo consultando un testo dedicato alle simbologie antiche e alle decorazioni permanenti su pelle dei popoli del passato. In pratica hai amato il tatuaggio ancor prima che qualcuno iniziasse a chiamarlo così…
Esattamente. Mi affascinava l’immortalità del tatuaggio sulla pelle, i diversi significati che tuttora racchiude e le connotazioni magiche che gli attribuivano i popoli in passato. Tutto questo mi ha incuriosito a tal punto da voler fare mia questa pratica.
Mi sembra che le tue opere di stampo NeoTraditional siano spesso accompagnate da delle sottili lingue di fuoco: si tratta di una tua “firma”?
Mi piace abbinare elementi naturali e apparentemente aggressivi come fiamme o serpenti e associarli ai volti di donna.
E poi cerco di creare dei contrasti nella composizione e nei colori per avere una chiara lettura visiva. Il fuoco è da sempre considerato simbolo di energia, grinta e passione.
Si collega col concetto di purificazione perché brucia e distrugge la parte materiale, cioè il corpo e permette all’anima di uscirne libera e purificata.
Cosa cerchi di esprimere coi tuoi volti femminili? Sensualità? Mistero? Un femminino forte e autoritario?
Tutto quello che hai appena menzionato. Il mio non è un riferimento ad una dimensione fisica della donna, ma riguarda quella astratta delle nostre sensazioni ed emozioni più nascoste. Qualcosa di semplicemente impalpabile che cerco di rendere visibile attraverso il tatuaggio.
Mi parli sia del tuo regno (ovvero il ‘Southside Tattoo Shop’ di Lecce del quale sei proprietario) che dei tuoi frequenti guest da ‘Macko Tattoo’?
Ho avuto occasione di essere resident per 5 anni nel ‘Macko Tattoo Shop’ di Bari, conoscendo in quello stesso periodo tatuatori di altissimo livello e lavorandoci insieme. Anzi, direi che ho instaurato un rapporto fraterno con molti di loro! (sorride) Questo mi ha insegnato cosa vuol dire lavorare in gruppo e rispettarsi a vicenda.
Dallo scorso anno ho deciso di tornare a Lecce, in Salento, per aprire il mio studio: il ‘Southside Tattoo Shop’.
Diciamo che il mio studio è un insieme di esperienze e percorsi fatti nella mia vita; e spero di trasmettere la stessa energia e positività anche a chi ci entra.
Cosa rappresenta per te un artista come Antonio “Macko” Todisco?
Antonio in questi ultimi anni è stato per me un punto di riferimento, un vero e proprio mentore. La sua dedizione assoluta e la voglia che tuttora ha nel fare questo lavoro mi ha spinto sempre a dare sempre il massimo in ciò che facevo. Macko mi ha guidato. Facendomi capire che se questo lavoro viene preso seriamente può portare a grandi soddisfazioni e a dei grandi risultati. Mindset!
C’è una bella scena del tatuaggio a Lecce? Il Salento in generale è una delle capitali del tatuaggio Made in Italy?
Si, ma tutto è relativo. I grandi artisti sono praticamente ovunque! Il Salento è sicuramente un posto magico, richiama tatuatori eccellenti da ogni parte del mondo e da questo punto di vista permette senz’altro lo scambio di idee e ispirazioni.
E le tue ultime parole famose sono…?
Evoluzione, dedizione, attitudine.