Abbiamo intervistato il proprietario del ‘Creador de Sueños Tattoo Ink’ e abbiamo scoperto che sta per aprire uno studio molto più grande nei dintorni di Verona.
Riccardo, mi racconti come hai scelto di diventare un tatuatore professionista?
Beh, come la maggior parte degli artisti, ho sempre avuto una certa passione per il disegno; eppure, anche se da piccolo ero innamoratissimo dei tatuaggi, mai avrei pensato di diventare un tatuatore al 100%! (ride) Fino a quando un mio amico ha acquistato delle macchinette ad aghi; a quel punto ho pensato: “Wow, piacerebbe pure a me adoperarle!”. Così, in maniera molto naturale, ho iniziato ad interessarmi sempre di più al mondo dei tattoo.
Hai avuto dei modelli di riferimento all’inizio? E quando hai compreso che potevi aprire uno studio tutto tuo?
Ad un certo punto della mia vita ho conosciuto Sabry di ‘Ink Lady Tattoo’ e lei mi ha aperto una visione sul tatuaggio a 360 gradi. Mi ha stimolato tantissimo sia da un punto di vista mentale che tecnico. Ricordo che mi portò alla convention parigina ‘Tattoo Planetarium’ del 2016 e quella volta ero a fianco di Matteo Pasqualin, il mio idolo indiscusso per ciò che riguarda lo stile Iperrealistico.
Quando hai compreso che potevi aprire uno studio tutto tuo?
Beh, ho aperto il mio studio di tatuaggi perché non riuscivo ad entrare come apprendista da nessuna altra parte! All’epoca facevo solo tatuaggi di piccole dimensioni. Poi, grazie all’esperienza, ho cominciato a tatuare pezzi sempre più grandi fino a migliorarmi ulteriormente.
Il tuo è un Realistico che sa muoversi egregiamente tra l’uso del colore e l’eleganza del Black-n-Grey. Tra la realtà e il sogno. Ti ci ritrovi in questa definizione?
Guarda, io ho cominciato facendo solo pezzi Black-n-Grey perché pensavo che i tatuaggi Realistici colorati fossero molto più difficili da realizzare. Successivamente sono stato “pressato” dalle richieste della clientela e mi ci sono buttato a capofitto rendendomi conto quanto, in realtà, di quanto mi venisse facile.
Sai, riuscire a concretizzare ciò che una persona ha in mente penso sia la parte fondamentale del nostro lavoro.
Dare vita ad una immagine appunto mentale, rendere concreto un pensiero astratto e trasferirlo su pelle, ti rende sicuramente fiero di ciò che hai creato.
Mi parli di quel fullback, con tanto di angelo armato di lancia, che hai realizzato recentemente?
Quel fullback mi ha fatto letteralmente impazzire perché è ricco di dettagli e simmetrico tranne, appunto, per ciò che riguarda l’angelo posto al centro. È stato difficile dall’inizio alla fine, dalla progettazione fino all’esecuzione.
Ti parlo di progettazione perché sto molto attento all’uso futuro di tatuaggio, alla sua prospettiva proiettata nell’arco degli anni visto che deve essere leggibile per tutta la vita.
Poi un altro aspetto complicato si è rivelato posizionarlo in modo perfetto. Realizzarlo creando quei chiaroscuri che visivamente potessero definire al meglio ogni singolo soggetto. Comunque devo ammettere che più una cosa è difficile, più quest’ultima mi coinvolge e mi entusiasma… (sorride)
Quanto ti piace modificare artisticamente i volti femminili che popolano i tuoi tatuaggi?
Diciamo innanzitutto che i volti sono i soggetti che più mi piace realizzare in assoluto. Ho sempre trovato affascinanti i volti tatuati e credo che creare ex novo quel senso di femminilità resti di per sé molto difficile. Adoro poterli modificare per renderli unici e la parte più bella è sempre quella di esaudire le varie richieste del cliente. Dare un senso a determinati volti per far capire il tema o il significato del tatuaggio è un po’ il bello del mio lavoro. A volte non è facile e spesso porta via molto tempo, però fa parte del gioco.
Mi descrivi il ‘Creador de Sueños Tattoo Ink’ di Verona?
Il nome spagnolo non è un caso visto che mia mamma è nata in Venezuela. Volevo che quella denominazione rappresentasse ciò che provavo dentro quando, da giovane, andavo a tatuarmi in altri studi. Volevo che il tatuatore di turno capisse il mio stato d’animo e perché volessi tatuarmi proprio quel determinato soggetto. Il nome ‘Creador de Sueños Tattoo Ink’ vuole sicuramente costruire un legame tra me e il cliente, tra la realtà circostante e il mondo dei sogni.
Hai già messo in agenda delle tattoo convention e dei guest spot di rilievo tra l’estate e l’autunno prossimi?
Al momento una scaletta precisa non ce l’ho visto che sto aprendo uno studio molto più grande vicino a Verona: precisamente nel mio paese a San Giovanni Lupatoto. Questo progetto mi sta portando via parecchio tempo e quindi vedremo cosa accadrà in futruro. Le mie tappe fisse sono la ‘Verona Tattoo Expo’ e spero di poter tornare alla ‘Milano Tattoo Convention’.
Partecipare a quest’ultima, grazie alla ‘Balm Tattoo Italia’ (IG: @balmtattooitalia), è stata una grande opportunità. Guest spot? Beh, per il 2024 ho ricevuto inviti dal Canada, Stati Uniti, Svizzera e Germania. Partirò sicuramente dal frequentare questi colleghi.
E le tue ultime parole famose sono… ?
Nella vita forse non ottieni ciò che vuoi, ma ottieni ciò che sei. Bisogna sempre valorizzare i propri pensieri e coltivare i talenti che ognuno di noi possiede. Sacrificarsi nei momenti difficili che la vita ci pone di fronte. E, soprattutto, non essere mai invidiosi degli altri. Io, ad esempio, quando vedo un tatuatore molto più bravo di me, lo ammiro. E trovo in lui la motivazione a migliorarmi sempre di più.