Nel video presentato in questo articolo, Stizzo ci accompagna in un viaggio personale all’interno del suo lavoro, partendo dalle pagine del suo primo libro pubblicato con Tattoo Life, Time We’ll Remember.
Dallo studio milanese Best of Times, racconta il suo percorso, la forza trainante del disegno e il modo in cui ha reinterpretato il tatuaggio Traditional con uno stile distintivo, profondamente radicato nell’arte e nella memoria.
Con lui abbiamo parlato di stile, disegno, memoria e di quel senso di responsabilità che si acquisisce – quasi senza accorgersene – quando si diventa un punto di riferimento per un’intera generazione.

«Ho iniziato nel 1999, disegnando soggetti legati al mondo del tatuaggio, per poi passare quasi subito alla pelle. Ho cominciato in un piccolo studio alla periferia di Milano. Il motore di tutto è sempre stato il mio amore sconfinato per il disegno. C’è una sensazione costante di insoddisfazione, la spinta continua verso il prossimo disegno, il prossimo tatuaggio.

Per me sono fondamentali la personalità e l’interpretazione: è quello che ti permette di distinguerti, di essere riconoscibile. Ho sempre cercato di reinterpretare in chiave personale il tatuaggio europeo dei primi del Novecento, in modo semplice ma incisivo. Pur restando fedele ai temi classici del Traditional, mi piace arricchirli e diversificarli, con un occhio sempre attento alla storia dell’arte italiana.

All’inizio lavoravo su disegni classici, ispirati ai grandi come Bert Grimm e Owen Jensen, per poi approfondire lo studio di Sutherland Macdonald, Charlie Malta e altri. Ho analizzato i loro stili di disegno, il modo in cui interpretavano ogni soggetto. Ho assorbito la loro semplicità, perfino i loro ‘errori anatomici’: ci ho visto una sorta di poesia.

Negli anni ho costruito una base solida grazie allo studio dei maestri del passato, che oggi mi consente di rielaborare immagini storiche, vecchie cartoline, stampe dei primi del Novecento e reinterpretarle secondo la mia visione. Posso permettermi di abbandonare l’iconografia rigida del tatuaggio Traditional e filtrarla attraverso il mio gusto personale e ciò che sento in un determinato momento.

Trovo ispirazione ovunque: entrando in una chiesa, camminando per la città, curiosando nei mercatini dell’antiquariato. Ultimamente sono molto attratto da varie correnti artistiche dei primi del Novecento, che poi reinterpreto accostandole ai soggetti classici del tatuaggio.

Angeli, sacri cuori, donne accostate a pugnali, draghi, rose. Cerco sempre di distinguerli, sia a livello stilistico che tecnico, giocando con pesi diversi delle linee – da aghi finissimi a spessori marcati – e combinando tecniche di sfumatura più lunghe o più brevi per creare ancora più contrasto e profondità».
STIZZO. TIME WE’LL REMEMBER
ART BOOK + TRAVEL TOOL BOOK
The imagery of classic American tattooing seen through a European lens, blended with religious and folk influences that are deeply Italian, creates a new voice—personal, powerful, and instantly recognisable—in the direct, potent narrative style of Stizzo.