Intervista al proprietario (assieme al suo socio Davide Tacconelli) del ‘Sin Dolores Tattoo Studio’ di Roma che ha trovato nell’arte una sorta di salvezza ed espressione.
Mattia, partiamo subito da quel “Giks” che sta tra il tuo nome e cognome. Da dove nasce?
Nasce da una mia vita passata nella street art. Un nome, “Giks”, che è nato realmente per caso, ma che mi sta tuttora accompagnando in tutte le fasi artistiche della mia vita.
Sono ormai tanti anni che tatui?
Il tempo vola, sono già dodici anni quest’anno! (sorride) Nasco e cresco nelle case popolari di una borgata di Roma ed il tatuaggio è stata sempre una costante visiva nella mia vita.
Qual è stata la scintilla che ti ha fatto innamorare di questo affascinante mestiere?
La scintilla sono stati i tatuaggi fatti male, ma col cuore, magari eseguiti in carcere addosso a persone che vedevo quotidianamente quando ero più piccolo. Questi pezzetti d’arte hanno suscitato una grande curiosità in me. E tutto ciò mi ha portato, successivamente, a studiare e a farmi appassionare follemente di questo mestiere.
Il tuo è un Traditional molto colorato, dinamico, organico e vivo, parecchio vivo. Pensi che la tua sia una specie di missione? Intendo tatuare adoperando un certo stile e infondendoci dentro così tanta forza…
Più che una missione, la vedo come una via di fuga, una sorta di salvezza. Mi sono interessato da subito al tatuaggio Tradizionale trovandolo un metodo di espressione diretto, chiaro e solido che rispecchia il mio modo di essere nella vita privata.
Quello che faccio sulla pelle delle persone non è nient’altro che quello che sono e che voglio esprimere. Prendo ispirazione da qualsiasi cosa, dai miei viaggi in giro per il mondo alle locandine vintage, alle postcards/cartoline postali ecc. Tutto per me può fare da spunto creativo.
Pensi d’avere avuto dei maestri in carne ed ossa oppure il tuo amore per questo stile così smaccatamente americano è nato consultando libri, riviste e cataloghi di grandi nomi del passato anni ’30, ’40 e ’50?
Di maestri in carne ed ossa ne ho avuti tanti, ma mi sento di ringraziare in particolare Mr. Jack (IG: @mr_jacktattoo), un tatuatore di Roma che è stata la prima persona che ha creduto in me e mi ha aperto le porte del suo studio. Come ho già detto, avvicinandomi al tatuaggio in età giovanile ed essendo una persona molto curiosa, ho studiato la sua storia dalle origini.
Ho un’infinita collezione di libri dedicati alla tattoo art che scruto e consulto quotidianamente.
Cosa rappresenta per te il tuo regno capitolino, alias il ‘Sin Dolores Tattoo Studio’ di Roma?
Beh, assieme a Davide Tacconelli (IG: @davidetacconelli_) abbiamo deciso di aprire questo nostro piccolo mondo, il ‘Sin Dolores Tattoo Studio’ (IG: @sindolores_tattoo), nel gennaio 2021. Lavoriamo spalla a spalla da dieci anni e, tre anni fa, era arrivato il momento di fare il grande passo.
Semplicemente è la nostra casa e la amiamo in tutti i suoi pregi e i suoi difetti.
Immagino che lo scambio costante tra tatuatori e tatuatrici lo renda un luogo molto vivace e mai sazio di esperienze artistiche…
Sì, abbiamo creato un ambiente caldo, familiare, nel quale si percepiscono energie positive. Non sono mai stato un lupo solitario, mi piace stare a contatto con le persone quotidianamente e i rapporti umani mi aiutano a sentirmi vivo. Nel nostro studio c’è un quotidiano scambio di idee, siamo un bel team vario e pazzo al punto giusto. Il ‘Sin Dolores Tattoo Studio’ (IG: @sindolores_tattoo) è una nostra grande soddisfazione, per noi è come se fosse un figlio!
Hai già segnato in agenda delle tattoo convention (italiane o estere) e dei guest spot a cui tieni particolarmente per quel che riguarda i prossimi mesi primaverili/estivi?
Per ora ho visto che come guest hai Milano e Torino (mentre Vicenza sarà a maggio) e poi la Francia a febbraio…
Nella mia vita c’è sempre stata la costante del “viaggio”. Sicuramente, come ho sempre fatto, continuerò a farlo anche per lavoro.
Oltre a quelle citate, aggiungerò diverse altre date di mese in mese. Sicuramente prima dell’estate farò una tappa nella mia seconda casa ‘La Main Bleue Tattoo’ (IG: @l.m.b.tattoo) in Belgio e in autunno programmerò qualcosa oltreoceano.
E le tue ultime parole famose sono… ?
Mi piacerebbe concludere l’intervista con una frase d’effetto, ma mi limiterò a ringraziare il tatuaggio che mi ha salvato, che mi tiene vivo e mi fa innamorare ogni singolo giorno di questo splendido mestiere.