Alla scoperta del proprietario del “Memorink Tattoo Studio” di Brescia, esperto di tatuaggi Cartoon e della loro funzione romantica nei confronti dell’infanzia
Manuel, dimmi la verità: da piccolo ti saresti mai immaginato di diventare un tatuatore professionista e addirittura proprietario di uno studio tutto tuo?
Mettiamola così: amo il disegno e le illustrazioni da sempre. Il tatuaggio mi ha sempre affascinato come arte visiva, ma ai quei tempi non mi sarei certo immaginato diventasse il mio stile di vita! (ride)
Come sono andate le cose per te?
Ho iniziato a tatuare nel 2010, terminati gli studi, con l’obbiettivo di aiutare i miei genitori a pagarmi una valida accademia d’arte privata.
La consapevolezza di voler fare il tatuatore mi ha colto dopo la mia prima visita in assoluto ad una convention: quella di Milano del febbraio 2011.
Ne rimasi così affascinato che decisi di intraprendere immediatamente quella strada. Fammi aggiungere una cosa: di sicuro la spinta emotiva di mio padre e l’appoggio della mia famiglia mi hanno agevolato tale scelta.
La passione per i cartoon nasce già durante gli anni dell’adolescenza o è qualcosa che hai scoperto in età più adulta?
I cartoni animati influenzano da sempre il mio modo di disegnare e di vedere il mondo. Il mio sogno, ancor prima di tatuare, era quello di fare il fumettista o l’illustratore; in particolare avrei voluto lavorare per la Disney! Sai, nonostante talvolta possa risultare semplice o infantile, il genere Cartoon/New School è in realtà ricco di tecnicismi. E, nel mio caso, mi consente di sperimentare accostamenti cromatici e, allo stesso tempo, di esasperare forme e volumi.
Pensi che nel 2021 sia meglio per un tatuatore avere una sua spiccata riconoscibilità? In fondo maneggiare i tuoi stili (New School, Neotrad e Cartoon) non è così differente rispetto ad un maestro del Traditional o del Giapponese, no?
Sicuramente la ricerca verso una propria riconoscibilità artistica contraddistingue noi tatuatori contemporanei. Soprattutto al giorno d’oggi. Sai, attraverso internet e i social media veniamo inevitabilmente influenzati dai lavori di artisti che stimiamo e a cui ci ispiriamo…
Cosa significa per te una parola come “ispirazione”?
Beh, credo che nel pentolone dell’ispirazione ci finisca tutto ciò che amiamo ed apprendiamo nel corso della vita.
Una bella mescolata e via: ciò che ne deriva non è altro che la nostra identità. Quel mix di generi e tecniche che rappresentano la nostra chiave riconoscibile di realizzazione artistica.
Per questo motivo a me non piace eseguire un solo genere di tattoo, ma adoro cimentarmi con generi differenti da quello che potrebbe essere il mio studio artistico personale.
Noto che per te lo stile Cartoon è davvero senza confini. Non c’è solo l’oriente, ma anche tanto Walt Disney dietro alle tue creazioni. Giusto?
Sì, sono cresciuto coi classici Disney prima di passare, da adolescente, a Dragonball e agli anime. Per molti anni sono stato un abbonato fedele a Topolino e Paperinik. (sorride) Da sempre i cartoni animati hanno una funzione istruttiva oltre che ricreativa. E poi attraverso tatuaggi Cartoon o New School si può rivivere un po della propria infanzia, immedesimarsi con dei personaggi particolari o esprimere valori personali o concetti. Un po’ come i classici Disney insegnano da sempre a milioni di bambini di generazione in generazione.
Mi parli del tuo studio di Brescia, il “Memorink Tattoo Studio”?
Cercherò di risponderti sinteticamente nonostante potrebbero servire parecchie pagine per descrivere cosa sia per me il “Memorink Tattoo Studio”! (sorride) Dunque, lo studio si trova per l’appunto a Brescia ed è ben localizzato e facilmente raggiungibile. Credo sia il prodotto di una sorta di ricerca da parte mia e di persone umili, tutte unite dalla “fame” di crescere, sia dal punto di vista artistico che da quello prettamente umano.
La mia compagna di vita fa parte del team e si occupa di trucco permanente, oltre ad aiutarmi nella gestione dello shop.
Il clima è familiare, traspare l’unione del team, la collaborazione e la passione per i tatuaggi.
La squadra attuale è composta da diversi artisti molto attenti e capaci, in grado di eseguire generi differenti. Collaboriamo frequentemente con diversi artisti italiani sotto forma di “guest” e l’interno dello studio si può visitare virtualmente sul nostro sito (Memorink.it).
Hai voglia di tornare a far parte di qualche tattoo convention o di compiere a breve dei guest?
Come ti ho detto ad inizio intervista, le convention e le guest sono state per me le maggiori fonti di ispirazione e di confronto diretto con il mondo della tattoo art. Quei luoghi sono e restano i migliori workshop. Trovo che questi eventi abbiano anche una funzione istruttiva verso coloro che si avvicinano al mondo del tatuaggio, clienti compresi. O almeno per me è stato così! (ride)
Ti sei già segnato qualcosa in agenda in previsione dell’autunno?
Questo autunno ho in programma nuove “guest” ad Alessandria (settembre), Vicenza (ogni mese), Roma (ottobre) e Trento (dicembre). L’unico evento estero a cui parteciperò nel 2021 è la convention francese “Evian Tattoo Show”, attualmente in programma l’ultimo weekend di ottobre.