A colloquio con Oriana, in arte Luce Frost, una che non si accontenta quando c’è da confinarsi in uno stile definito. Questa è la sua storia fatta di scelte forti e coraggiose.
Oriana, se ho fatto bene i miei calcoli quest’anno saranno già ventotto anni che tatui. Quindi hai cominciato da giovanissima…
Sì, ho iniziato all’età di 17 anni. Frequentavo l’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano, e in quel periodo ho conosciuto un ragazzo che faceva l’apprendista-tatuatore in uno studio in provincia di Bergamo. Da lì ho scoperto il mondo del tatuaggio. Ti sto parlando di quando i tatuatori erano pratici di un po’ tutti gli stili esistenti e gli aghi si saldavano ancora a mano…
Trovo davvero singolare il tuo nickname “Luce Frost”. Mi spieghi come è nato e da dove proviene?
“Luce” è il diminutivo di Lucero, un nome spagnolo che mi ha sempre affascinata, ma che avevo paura fosse scambiato per un nominativo maschile. Così l’ho accorciato in “Luce” che trovo ancora più affascinante perché comunque rispecchia il mio carattere decisamente solare. “Frost” invece è nato perché il giorno che ho voluto scegliere il mio nome d’arte nacque il mio nipotino che, per una serie di ragioni, venne soprannominato Jo Frost.
Insomma, da vera zia innamorata di suo nipote ho deciso di chiamarmi Luce Frost.
Il tuo è uno stile Black-n-Grey che parte dal Chicano, omaggia la figura della Payasa e arriva oltre… oppure preferisce restare confinato in quel determinato universo?
Ho una passione fin da piccolina per i ritratti, ma non volevo restare imprigionata nel mondo del Realistico perché lì in definitiva non c’era la creatività che stavo cercando. Così, quando ho scoperto lo stile Chicano, beh, me ne sono innamorata subito. Eppure non mi fermo neppure a quello perché basta che mi fai mettere un volto mescolato ad altri elementi (non necessariamente Chicani) e divento subito felice.
Mi parli un po’ di te? Cosa ti piace particolarmente a livello artistico e non?
Beh, adoro lo stile di Posco Losco (IG: @posco_losco_tats), Kindamo (IG: @_kindamo_), Macko (IG: @antoniomackotodisco) e Pierfrancesco (IG: @pierfrancesco.eight). Amo la vita a contatto con la natura e proprio per questo, negli ultimi mesi, ho preso la decisione estrema di trasferirmi a vivere in un camper per potermi svegliare ogni mattina in un luogo nuovo e a contatto con la natura. Adoro la danza orientale (che ho insegnato per ben quindici anni), pratico la meditazione e sono una appassionata di fisica quantistica.
Mi spieghi bene cos’è ‘Oro Nero’ (by Macko), ovvero il tattoo shop in cui lavori?
‘Oro Nero Tattoo Studio’ è (o, per meglio dire, era) il mio studio che ho venduto nel frattempo ad Antonio “Macko” Todisco (IG: @antoniomackotodisco). Stesso Antonio che ha comunque deciso di mantenerne il nome ‘Oro Nero by Macko’ sui social (IG: @oro_nero_by_macko) per un periodo di transizione e per far capire ai clienti che cambia sì il titolare, ma lo staff resta quello storico. Più avanti diventerà ‘Macko Tattoo Shop Novara’ e il nome originale verrà definitivamente sostituito.
Io attualmente sono all’estero, ma non appena rientrerò in Italia sarò felice di tornare in quello studio piemontese che per me resta un pezzo del mio cuore.
Hai già segnato in agenda delle tattoo convention a cui tieni particolarmente?
Al momento, a seguito del mio grande cambiamento di vita di cui ti dicevo prima (la vendita dello studio e della casa per trasferirmi in un camper) e che ha richiesto davvero tanta energia da parte mia, ho dovuto mettere temporaneamente da parte le convention.
E le tue ultime parole famose sono… ?
Non sono parole famose, ma come motto mi piace tenere a mente il seguente: “Ognuno di noi ha due vite e la seconda inizia quando ti rendi conto di averne solo una”.
Molto bello.
Mi serve per ricordare a me stessa di buttarmi e di vivere a pieno questi anni. Pur di non arrivare alla vecchiaia piena di rimpianti.