Abbiamo intervistato questo tatuatore pavese che ha chiamato il suo studio ‘The Notorious Ink’ in omaggio ad uno dei più grandi esponenti del rap anni Novanta.
Joe, da quanti anni tatui e cosa hai trovato di affascinante nella tattoo art tanto da farla diventare il tuo mestiere?
Salve a tutti. Sono un tatuatore di Pavia e ho iniziato a tatuare circa dieci anni fa; ma posso dire di farlo di mestiere dal mio ingresso in studio dai ragazzi di ‘Twilight Tattoo’ (IG: @twilighttattoopavia) attorno più o meno al 2018.
Penso di essere sempre stato legato a questo mondo, ho sempre disegnato e dipinto. In pratica ho solo cambiato strumento e supporto di lavoro! (ridacchia)
Quando hai scoperto che il Lettering potesse essere la tua chiave espressiva?
Beh, io sono cresciuto tra i graffiti. Mi hanno sempre influenzato molto e la loro evoluzione è diventata quello che faccio ora. E voglio continuare a fare, vale a dire il mio amato Lettering.
Tu comunque, a dircela tutta, non fai solo Lettering, ma porti un po’ di cultura losangelina all’interno del tatuaggio italiano, vero?
Esatto! Sono specializzato in Lettering, ma amo fondere le mie scritte al tema street ispirato dai soggetti e dagli sfondi dello scenario americano. Ovviamente mi appassiona il mondo Chicano e mi piace rappresentarlo, anche all’italiana, creando progetti personalizzati per il cliente.
Chi è il tuo punto di riferimento assoluto (italiano e straniero) per quel che riguarda il Lettering?
Il mio primo amore è stato sicuramente il corsivo di Brigante (IG: @brigantetattoo). Oggi, invece, ho una visione diversa del Lettering, più indirizzata verso Sam Taylor, Kingsley Hayward, Mystick e simili. Eppure, se proprio dovessi scegliere, ti direi “Top Italy: Quattro” e “Top World: Boog e Norm”.
Che tipo di studio è il tuo ‘The Notorious Ink’ di Pavia?
Il mio è un “neo studio”, l’ho aperto circa un anno fa investendoci dentro anima e corpo. Sono fiero del mio piccolo mondo. Credo che l’esperienza del tatuaggio sia un momento importante e di assoluta connessione. Dunque mi impegno sempre affinché tra queste quattro pareti si respiri un clima sereno e positivo.
La verità? Voglio che ogni cliente porti via con sé un bel ricordo.
Il nome dello studio immagino sia un tributo a Notorious B.I.G., vero?
Esatto! ‘The Notorious Ink’ (IG: @thenotorious.ink) è un omaggio a Biggie dato che siamo entrambi famigerati e… alti! (scoppia a ridere)
Hai già segnato in agenda delle tattoo convention (italiane o estere) e dei guest spot che ti terranno impegnato questa primavera?
Guarda, dall’apertura del nuovo shop ho rallentato decisamente i viaggi. Per il momento sono davvero impegnato a fondo qui, nella mia Pavia.
Comunque a maggio farò un guest spot ad Amsterdam e sarò presente alle prossime edizioni di Ancona e Roma 2023.
Playlist preferita per portare a termine un tatuaggio? Fammi il nome di qualche tuo artista prediletto.
Beh, visto che prima parlavamo di un certo “personaggione” della East Coast, senza dubbio hip hop anni ‘90 dato che sono un vero appassionato di rap americano e italiano. Spazio molto tra il buon Biggie, 50 Cent, Wu-Tang Clan fino a Drake oppure ruoto attorno al mondo di Guè Pequeno, Marracash e Noyz Narcos.
E le tue ultime parole famose sono… ?
Hustle hard! Mi riposerò quando sarò morto! (ride)