Noa Palmisano resident al Macko Tattoo è un grande interprete del tatuaggio. E proprio dall’Oriente giunge il suo “Daimon” viola, l’immagine che domina la copertina dell’Annuario Tatuatori Italiani 2021, da novembre in edicola e online.
Ormai manca davvero poco. L’Annuario Tatuatori Italiani 2021 (scopri di più) sarà disponibile dal prossimo mese di novembre presso tutte le migliori edicole della Penisola e sullo Store di Tattoo Life (vai ora). Le iscrizioni sono ancora aperte (scopri di più) per tutti i professionisti del tatuaggio che desiderano prendere parte alla guida più accreditata al tatuaggio italiano.
Questo progetto editoriale – nato più di vent’anni fa da un’intuizione del suo mastermind Miki Vialetto (@mikivialetto) e curato dallo staff di Tattoo Life – resta tuttora una imprescindibile guida al tatuaggio italiano, la più amata dai professionisti e dagli appassionati in generale.
Si tratta, in parole povere, di un importante appuntamento annuale con l’inchiostro tricolore (nel senso di bandiera italiana) attraverso il quale si misura lo stato dell’arte in questo nostro Paese.
Il format non cambierà neppure in questo 2021: suddiviso per regioni ed organizzato in ordine alfabetico, l’Annuario Tatuatori Italiani accompagnerà i lettori direttamente all’interno dei migliori tattoo-shop della nazione catalogando centinaia di studi – sia storici che nuovi – intenti a presentare i propri lavori su di una doppia pagina (curata e personalizzata in base alle esigenze di ciascuno) comprensiva di tutte le informazioni necessarie per essere contattati.
Ciò che cambierà sarà invece la copertina ed il suo autore incaricato. Quest’anno se n’è occupato il bravissimo Noa Palmisano (@noapalmisano_ink), tatuatore resident al “Macko Tattoo” (con sedi a Monopoli, Bari e Roma) specializzato in giapponese e notevole pittore per quel che riguarda i colori a olio.
Noa ha scelto come immagine-simbolo del 2021 quella di un Demone della tradizione orientale, un vero e proprio “Daimon” vergato in viola che spicca in tutta la sua maestosità e potenza iconografica. L’abbiamo raggiunto per una breve intervista e per illuminarci sui motivi di tale scelta artistica.
Allora Noa, perché un demone orientale di colore viola che erutta fiamme dalla sua bocca come soggetto principale della copertina dell’Annuario Tatuatori 2021?
Perché il viola è un colore che mi ha sempre attratto, quasi al confine con le radiazioni ultraviolette, se vuoi.
È il colore del settimo chakra, che completa l’ideale percorso dell’evoluzione della coscienza oltreché quello dello spirito e dell’essenza.
Le fiamme che sprigionano dalla sua bocca, invece, rappresentano la purezza d’animo che ogni uomo deve ricostruire se intenzionato ad un cammino verso l’Anima.
Tu stesso, tra l’altro, sfoggi un big piece di un demone orientale sul tuo torso…
Sì, Tutto il mio corpo è tatuato da Gen (@gentattoo), uno dei più grandi maestri contemporanei del tatuaggio orientale.
Dici che lavori prettamente sulle “sperimentazioni compositive e sul potere dei simboli”. Qual è dunque il “simbolo” in questo caso?
Nel mondo antico, il Demone o “Daimon” era una figura proveniente da un altrove, né umana né divina – immaginati una via di mezzo tra le due cose – ed abitante di una regione mediana, la stessa dell’anima. In una visione più ampia il Demone è il ponte tra l’essere umano e il divino. Bisogna lavorare con la nostra parte ombra. Canalizzato a dovere, il demone diventa infatti un alleato.
D’altronde è il demone che crea l’Arte perché capace di trascendere ogni cosa, regola o confine per arrivare al cuore. Esattamente al centro.
Negli ultimi tempi sei anche concentrato sulla pittura ad olio con la quale hai realizzato diverse opere dedicate alla potenza del corpo femminile. Ti va di parlarmene?
Nella mia pittura, attraverso la figura femminile, rappresento l’esatto contrario che il nostro secolo (e quindi la nostra società) vorrebbe imporci: l’eclissarsi del femminile. Dobbiamo sentire di più.
Vedere di più. Alzare la testa al cielo più volte. Renderci conto dei meravigliosi colori che ci circondano, ci passano dentro e ci rendono speciali.
Quelle nei miei dipinti sono donne in pieno equilibrio. Donne che sentono la loro potenza e non ne hanno affatto paura.
Donne che sanno consapevolmente chi sono e quindi capaci a loro volta di trasformarsi. Donne/Maghe, ecco. “Donne che corrono con i lupi” (per citare il titolo di un libro meraviglioso). Sai, in ognuno di noi vive una parte femminile e io mi rivolgo esattamente a quella parte. Per crescere, per l’evoluzione e per l’equilibrio.
Mi sveli qual è il tuo ricordo professionale più intenso che colleghi finora a questo 2021?
Sicuramente quando ho ripreso a tatuare dopo la pandemia! Ho capito che non abbiamo tempo da perdere in maniera inutile. Facciamoci tutti quanti coraggio. Se quello che fai ti rende felice, beh, vuol dire che sei sulla strada giusta. Non distrarti, respira, sorridi. E soprattutto sii felice. Adesso!