Abbiamo fatto quattro chiacchiere con l’artista del ‘Free Mind Tattoo’ di Quartu Sant’Elena. E abbiamo notato il suo rispetto verso due maestri in particolare: Alex Pinna e Matteo Pasqualin.
Rich, mi illustri cosa ti ha colpito in primis del mestiere del tatuatore?
Beh, come tanti miei colleghi, da bambino avevo questa forte passione per il disegno. I miei genitori si accorsero subito di questa mia dote e mi aiutarono a coltivarla iscrivendomi prima in una Scuola d’Arte per poi mandarmi al Liceo Artistico.
Quella del tatuaggio, in realtà, era una strada che non stava nei miei piani una volta uscito da lì, anzi.
Eppure ci sono arrivato lo stesso tramite la spinta motivazionale datami dai miei amici e dalla mia compagna.
Quali sono state le tappe fondamentali della tua carriera?
Dopo svariati tentativi di entrare come apprendista presso qualche tattoo shop importante, ho iniziato in un piccolo studio con all’interno degli altri giovani tatuatori come me.
In pratica è stato tra quelle mura che ho iniziato ad immergermi nel mondo della tattoo art.
E più lo vedevo da vicino questo mondo, più mi affascinava!
Dopo un anno di pratica ho iniziato a creare i miei primi tatuaggi ed è stato davvero un onore quando Alex Pinna (IG: @alexpinnatattoo), il proprietario del ‘Free Mind Tattoo’ (IG: @freemindtattoo) mi ha chiesto di collaborare con lui. La costante, in tutto il mio percorso, è sempre stato lo stile Realistico. Mi piaceva fin dall’inizio ed erano quelli i soggetti che un giorno avrei voluto tatuare.
Il tuo Realistico prevalentemente Black ‘n’ Grey è davvero attinente alla reference fotografica. Mi verrebbe da aggiungere che realizzi tatuaggi più “veri del vero”. Si tratta di un processo laborioso il tuo? Sei una persona minuziosa mentre ritrai qualcuno?
Sì. Prima di tatuare ero solito produrre dei ritratti a matita, anche su commissione, e la pazienza è sempre stata una delle mie caratteristiche principali. Sono solito dare molta importanza ai dettagli perché, come è ben noto, sono “loro” a fare la differenza.
Quindi cerco di catturare ogni singolo elemento della fotografia da riportare su pelle cercando, allo stesso tempo, di esser il più fedele possibile a ciò che vedo coi miei occhi.
Il tuo mi sembra uno stile molto cinematografico, da vecchi film su pellicola, nella cosiddetta “visualizzazione” su pelle dei soggetti. Che ne pensi?
La tua sensazione è giusta! Molto delle mie “reference” provengono appunto da foto tratte da vecchie pellicole cinematografiche; e comunque cerco sempre di ricreare quei potenti contrasti che ci sono nei film di una volta, ma anche in fotografie più recenti, per poi riprodurli su pelle. Anche la composizione del lavoro richiama spesso le locandine classiche della grande storia del Cinema.
Qual è il tuo mood ideale quando ti appresti a realizzare un tatuaggio ampio e impegnativo?
Durante la seduta sono solito chiacchierare con il cliente. Tanti di loro hanno delle vite davvero interessanti e questo ti aiuta ad abbattere la routine che, talvolta, si crea sul lavoro. Poi finiamo sempre a parlare del perché io non abbia tatuaggi sul corpo ed ogni volta la mia classica risposta è: “Hey, quando arriverà il momento giusto anche per me, ti manderò un video in cui sarò io a soffrire sotto un ago altrui!”
Com’è la scena sarda del tatuaggio per chi, come te, lavora a Quartu Sant’Elena e più diffusamente nella cerchia metropolitana di Cagliari?
Credo che in questa scena vi siano degli artisti davvero bravi e alcuni di loro oserei definirli come dei veri e propri maestri. Ricordo che, quando stavo iniziando a tatuare, guardavo con attenzione ogni singolo lavoro dei miei colleghi per comprenderne appieno la tecnica e la composizione. In questo primi sei anni di professionismo, ho avuto modo di conoscerne tantissimi di questi colleghi e con alcuni di loro sono riuscitoi a costruire pure una solida amicizia.
Mi parli del ‘Free Mind Tattoo’ di Quartu Sant’Elena e mi spendi qualche parola sui tuoi colleghi Alex Pinna, Eros Fanti e Tatiana?
Il ‘Free Mind Tattoo’ (IG: @freemindtattoo) è la mia seconda casa visto che passo più ore qui che altrove. Ad Alex Pinna (IG: @ alexpinnatattoo) devo praticamente tutto: prima lo vedevo come un mentore ed ora lo considero una specie di fratello maggiore.
Di Eros Fanti (IG: @erosfantitattoo) posso dirti che è un tatuatore talentuoso con una tecnica consolidata negli anni. Lui ha una creatività incredibile e, quando i clienti gli danno carta bianca, riesce sempre a sbalordirci tutti quanti! Tatiana Parodi (IG: @tatiana_parodi), invece, è l’ultimo acquisto del ‘Free Mind Tattoo’: ha uno stile ben definito che la caratterizza/distingue e, lavorando qui, migliora ogni giorno sempre di più.
Hai in programma delle tattoo convention e dei guest spot già confermati nel corso della primavera?
Guarda, dopo il periodo di chiusura per via del Covid, mi sono un po’ abituato alla mia comfort zone chiamata Quartu Sant’Elena. Prima o poi riprenderò con le convention e i viaggi anche perché devo coronare uno dei miei sogni, ovvero un guest dal maestro Matteo Pasqualin che stimo profondamente. Quest’anno, tra l’altro, mi sono programmato un corso di inglese per potenziare la mia conoscenza della lingua e poter partecipare a varie convention e guest fuori dall’Italia.
E le tue ultime parole famose sono…?
“Se non ti piace, lo cancelliamo”. Lo dico sempre ai miei clienti, terminata la seduta e mentre loro si ammirano per la prima volta allo specchio. Per fortuna sono sempre tutti contenti!