Dopo molti anni ad Amburgo, una delle principali mete di pellegrinaggio per chi è appassionato di tatuaggio Tradizionale europeo, William è approdato al Bold Will Hold di Firenze – accanto a un maestro come Samuele Briganti. Scopriamo insieme la sua storia e i suoi progetti per il futuro…
Ciao William! Per prima cosa vorrei chiederti di presentarti ai nostri lettori! Skater, musicista, artista e tatuatore (non necessariamente in quest’ordine): chi è William Cioncolini?
Ciao a tutti! Sono William, ma molti mi conoscono come Cionka! Sono appassionato di tutto quello che gravita intorno all’underground (dalla musica ai graffiti, passando per lo skate e, ovviamente, i tatuaggi). Tra le cose che hai citato sicuramente la musica è la parte più importante per me. Ho suonato in molti gruppi, e con uno in particolare (Watch Your Step) ho fatto diversi tour in giro per il mondo (Europa, Brasile, Australia…).
Quando e come è iniziata la tua avventura nel mondo dei tattoo e quali sono state le tappe principali della tua storia e della tua carriera di tatuatore?
Mi sono avvicinato al mondo dei tatuaggi da piccolo, perché fin da ragazzino sono sempre stato appassionato di metal e punk: guardando le foto dei miei artisti preferiti provavo a ridisegnare i loro tatuaggi sul mio diario! A 20 anni mi sono fatto il primo tatuaggio e da li non ho più smesso. Dopo tanti anni passati a fare lavori che non mi gratificavano dal punto di vista personale, nel 2012 ho deciso di mollare tutto e di trasferirmi ad Amburgo, per provare a imparare il mestiere di tatuatore.
Come mai hai scelto proprio Amburgo? Quali erano i tuoi sogni, le tue speranze e anche le tue paure di allora?
Ho scelto Amburgo perché storicamente è stata una delle principali mete del tatuaggio tradizionale europeo e quindi ho deciso di andare ad apprendere direttamente alla fonte. Dopo aver visitato la città diverse volte mi sono subito accorto che c’era qualcosa di speciale nell’aria e che il tatuaggio tradizionale si respirava davvero. In giro si vedono ex marinai, ex galeotti e gente di strada con tatuaggi pazzesci.
Il mio sogno era quello di trovare uno studio che mi desse la possibilità di fare un apprendistato, e così è stato.
Dopo qualche giorno mi sono imbattuto in uno studio dove poter imparare il mestiere (con non pochi sacrifici). Ho fatto un apprendistato abbastanza duro, ma la paura di tornare in Italia da sconfitto, mi ha dato la forza di andare avanti!
Come definiresti il tuo stile?
Domanda difficile. Se dovessi dare un nome allo stile direi “post traditional”. Una visione moderna dei soggetti classici del tatuaggio tradizionale.
Quali sono i tuoi tatuaggi preferiti?
Mi piacciono un po’ tutti i tatuaggi che sono forti dal punto di vista grafico. In assoluto preferisco i tatuaggi tradizionali americani.
Come sei arrivato a sviluppare il tuo linguaggio visivo?
I primi anni ho semplicemente provato a riprodurre nel migliore dei modi i grandi flash classici del tatuaggio tradizionale (Sailor Jerry, Bert Grimm, Amund Dietzel, Ben Corday ecc). Col passare degli anni ho provato sempre di più a staccarmi dalle solite reference viste e riviste (bellissime eh, sia chiaro!) e ho iniziato a cercare reference che fossero estranee al mondo dei tatuaggi. Nel fare questo passaggio ho provato a mantenere lo stile solido del tatuaggio tradizionale classico e ho sperimentato un po’ sulla tavola cromatica.
Dove lavori in questo momento e con chi?
Da tre anni lavoro a Firenze, al Bold Will Hold, al fianco del mio amico e maestro Samuele Briganti.
Ci racconti qualcosa di più di Amburgo? Che atmosfera si respira in città?
Come vi accennavo prima, l’atmosfera che si respira in città è magica se si è amanti del tatuaggio. Ovunque ti trovi, in giro ci sono reference che puoi usare per tatuare.
Basta andare al porto per trovarsi di fronte a grandi velieri, ancore, nodi e simboli nautici. Passando per il quartiere a luci rosse si trova lo storico studio di Herbert Hoffmann e il pub dove ancora prima (negli anni ‘20) Christian Warlich tatuava. Insomma, Amburgo, è stata ed è ancora un punto chiave per il tatuaggio tradizionale.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Dopo tanti anni di inattività ho ripreso a fare musica e a breve dovrebbe uscire il primo album del mio nuovo progetto New Wave. Per quanto riguarda i tatuaggi, vorrei ricominciare a fare guest all’estero dopo questa lunga prentesi dovuta alla pandemia. Vorrei anche pubblicare un piccolo libro fotografico dove ho raccolto molti scatti fatti a ex galeotti e marinai incontrati ad Amburgo negli ultimi 10 anni… spero di trovare il tempo visto che rimando questo progetto da almeno 3 anni!
Vuoi aggiungere qualcosa che non ti ho chiesto prima di salutarci?
Bold Will Hold!