A colloquio con l’allievo di Ozon e Demon. Un bravo artista napoletano per cui il Black-n-Grey declinato verso il Realistico e il Chicano non ha davvero segreti.
Giuseppe, mi dici qual è stata la scintilla che ti ha portato a diventare un tatuatore professionista?
Diciamo che io disegno da quando ho memoria. Anzi, ho imparato prima a disegnare che a scrivere! (ride) Però, nonostante la mia passione per il disegno, non avrei mai pensato che sarei diventato un tatuatore professionista.
Ok, ma se dovessi trovare un punto di partenza…
Beh, devi sapere che io provengo da San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli. Abitavo nel palazzo di fronte a due formidabili writer nonché eccezionali tatuatori, vale a dire Lino Cozzolino (Ozon; IG: @ozontattoostudio) e suo cugino Giulio Verdi (Demon; IG: @verdemontattoo). Loro due mi hanno praticamente cresciuto. Fu lo stesso Lino che un giorno mi fece una certa domanda fatidica: «Giuseppe, tu sai disegnare e ti piacciono i tatuaggi, perché non fai il corso di abilitazione?». Detto, fatto. (sorride)
Come sei arrivato al Black-n-Grey declinato verso il Realistico e il Chicano?
Nel corso degli anni – un po’ per curiosità, un po’ per capire quali fossero i miei veri gusti – ho sperimentato diversi stili; eppure quando disegnavo per conto mio, beh, quello che amavo fare erano ritratti, teschi e donne. Quindi direi che è venuto tutto in maniera decisamente naturale.
Dedicarmi al Realistico in Bianco-e-Nero mi faceva sentire a mio agio.
Erano gli stessi soggetti che avrei poi ritrovato nel Chicano, stile che a sua volta si sposava alla perfezione con quelli che erano i miei interessi.
Tra me e il Chicano è stato amore a prima vista dal momento che il suo immaginario, i temi trattati e i sentimenti che comunica al mondo me lo fanno sempre apparire come uno stile molto “real”!
Sei un tatuatore autodidatta oppure hai avuto dei maestri che ora ti andrebbe di ringraziare?
Sì, mi reputo un vero autodidatta, ma ho comunque voglia di fare qualche ringraziamento. In primis i già citati Ozon (IG: @ozontattoostudio) e Demon (IG: @verdemontattoo) visto che loro restano i miei padrini, la mia vera famiglia… Poi il maestro Alfredo “Mojo” Raimondi (IG: @alfredomojo): lui è il mio mentore, il mio punto di riferimento assoluto dentro e fuori la tattoo art e una persona a cui devo davvero tanto. Infine Antonio Macko Todisco (IG: @antoniomackotodisco) per la questione dello stile Chicano: da lui ho appreso non poco.
Il tuo è uno studio privato?
Esatto. Il mio è uno studio privato che divido con la mia collega, oltreché amica da una vita, Manuela Lisbon (IG: @lisbon_ink) che ha la sfortuna di sopportarmi tutti i santi giorni! (ride) L’ambiente riservato mi permette di dedicarmi al 100% ad ogni singolo cliente.
La mia idea era quella di ricreare un luogo dove le persone si sentissero a proprio agio come se fossero a casa loro.
Hai già in mente di partecipare a qualche tattoo convention (italiana o estera) e a determinati guest spot già nei primi mesi del 2024?
Sì, per il 2024 ho diversi progetti in ballo. Ci sarà l’ ‘International Tattoo Expo’ di Roma (IG: @internationaltattooexporoma), quella di Napoli (lì non posso davvero mancare; IG: @tattoofestnapoli) e poi avrò l’onore di partecipare alla mia prima convention oltreoceano. Sarò infatti presente alla ‘NY Empire State Tattoo Expo’ (IG: @nyempirestatetattooexpo) che si terrà a New York il prossimo maggio. Questo è uno spoiler, siete i primi in assoluto a saperlo. Oltre alle convention ci sarà anche qualche guest spot al momento ancora da definire…
Se dovessi esprimere un desiderio, uno solo, in vista dell’anno nuovo…?
Conquistare il mondo! (ride) Dai, scherzo. Il mio unico desiderio è quello di raggiungere tutti gli obbiettivi che mi sto attualmente ponendo.
E le tue ultime parole famose sono… ?
Quanto tempo ho per rispondere? (ridacchia) Guarda, vorrei citarti quello che mi diceva sempre mio padre, scomparso da poco e a cui vorrei dedicare questa intervista: “Ad maiora semper”.