L’autore del libro ‘Lines and more by Gianluca di Cristofaro’ ci racconta come nascono i suoi tatuaggi e perché talvolta ama rappresentare su pelle soggetti cupi e carichi di ardore.
Gianluca, partiamo dalle tue origini: come ti scopri tatuatore?
Beh, inizialmente mi sono avvicinato al tatuaggio facendomi fare il mio primo pezzo a diciotto anni. Fu quella la prima volta che entrai in un tattoo studio e rimasi affascinato da tutto ciò che vedevo: l’ambiente, le tavole, i disegni La libertà di esprimere qualcosa, più o meno importante, in maniera personale. Di conseguenza, amando il disegno fin da quand’ero piccolo, decisi che quello – e solo quello – sarebbe stato il mio futuro… e il mio mondo!

Qual è stato il tatuatore che ti ha colpito fin dall’inizio?
A quei tempi, andando alla ricerca di tatuaggi tra web e riviste cartacee, mi sono imbattuto nei lavori e nella storia di Filip Leu.
È stato il grande Filip Leu, in definitiva, a farmi innamorare della tattoo art e dello stile Orientale.
Uno stile che cerco di sviluppare a modo mio ancora al giorno d’oggi e dopo così tanti anni visto che ho iniziato a tatuare nel 2012.

Nella tua arte Orientale non sei focalizzato esclusivamente sul nero, ma anche sull’uso dei colori…
Credo che il nero stia alla base dell’impatto e dell’armonia del pezzo. Sia come solidità delle linee che definiscono il tutto oppure su come certi blocchi vadano a creare contrasti o diversi piani. Contrasti che sono quelli che fanno risaltare il soggetto o anche solo una parte che deve saltare all’occhio come, ad esempio, onde o nuvole.

Lo stile Bianco e Nero invece, bilanciandolo a dovere, mi aiuta a creare quel tema un po’ cupo. Con l’utilizzo del colore credo che valga lo stesso e che il nero valorizzi e accenda gli stessi colori, soprattutto quelli più chiari, lasciando sulla pelle qualcosa di più intenso e solido. Allo stesso tempo lo spettro dei colori mi aiuta a distinguere le varie componenti soprattutto per ciò che riguarda i soggetti parecchio dettagliati.

Perché i tuoi soggetti appaiono spesso così minacciosi e sotto forma di teschi, samurai dell’oltretomba e demoni ispirati dall’arte orientale?
Mi ha sempre affascinato l’aspetto aggressivo, noir o serioso di molti soggetti dell’iconografia orientale e giapponese. Sia che tale aspetto apparisse nelle xilografie classiche, nei dipinti e nelle statue oppure in opere più recenti tipo i manga o i film.
Tali soggetti li trovo più espressivi e in grado di manifestare più chiaramente la loro personalità.
Adoro anche le grafiche e le forme più tetre ispirate all’arte di H.R. Giger che ogni tanto cerco di inserire in qualche dettaglio del tatuaggio. Sai, tanti soggetti tradizionali sono legati all’ira o all’ardore di qualche sentimento e quindi – anche se reinterpretati – riescono sempre a farlo trasparire. Io queste peculiarità le ricerco nello sguardo e negli occhi, sotto forma di specchio legato a certi animi inquieti.

Parliamo un attimo del tuo libro ‘Lines and more by Gianluca di Cristofaro’: sono tutte tavole originali quelle finite tra queste pagine oppure qualcuna, nel frattempo, è già stata tramutata in dei tatuaggi veri e propri?
Prima di tutti fammi dire che è stato un piacere realizzarlo e avere qualcosa di pubblicato col mio nome sopra. In ‘Lines and more by Gianluca Di Cristofaro’ ho cercato di inserire i soggetti che mi rappresentavano di più – quelli insomma che parlassero di me – con alcune varianti e dettagli, focalizzandomi su linee solide e fluide.

Con in più qualche ombra qua e là in maniera tale di ottenere delle creazioni abbastanza chiare e intuitive grazie alla potenza della stessa linea. Alcuni di questi soggetti li ho poi tatuati. Magari con qualche modifica per personalizzarli a dovere, ma partendo comunque da quelli originali.

Bolle qualcosa in pentola per te, a livello di tattoo convention, per ciò che riguarda l’autunno/inverno 2025?
Per me sarà un autunno fantastico per via delle tante tattoo convention che ho in programma tra Singapore, Lione, Catania, Giappone e Chiang Mai. Mi immagino un periodo intenso che non vedo l’ora di vivere appieno!

E le tue ultime parole famose sono… ?
Mente aperta e mai smettere di imparare e sognare. Cercando sempre di realizzare ciò che ti fa stare bene.
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