Innamorato fin dall’inizio della street art, questo tatuatore – davvero originale nella sua proposta – lo trovate al ‘Blood and Soul Tattoo’ di Rozzano: la nostra intervista.
Francesco, come è nata in te l’ambizione di diventare un tatuatore professionista e di specializzarti in uno stile alquanto originale come il Realistico declinato in chiave Pop Art?
Il Realismo è lo stile che, fin dall’adolescenza, mi è sempre venuto più naturale rispetto a tutto il resto in cui mi ritrovavo a dipingere o disegnare. Sperimentando e miscelando il Realismo con la street art, mi sono avvicinato sempre di più a questo stile. Trovando di conseguenza una vera e propria identità in ciò che creavo.
Se uno dice “Pop Art” pensa immediatamente ad artisti celeberrimi come Andy Warhol, Roy Lichtenstein e Keith Haring. Questi nomi sono mai stati importanti o imprescindibili per uno come te?
Sono degli artisti sicuramente pionieri nello stile che sperimento. Il concetto di collage e colori vivaci contrastanti mi ha sempre dato l’idea di “rompere gli schemi” rispetto a tutto ciò che fosse classico e scontato.
Il movimento Pop Art di questi artisti mi ha aperto a idee creative per stravolgere continuamente la mia arte.
Piazzare talvolta una tua tag all’interno dei tatuaggi Realistici che realizzi sulla pelle altrui è un modo per difendere/affermare la street art che decora muri, portoni, gallerie e saracinesche di qualsiasi metropoli di questo mondo? Ci hai mai pensato?
Beh, sicuramente sono di parte riguardo alla street art… (sorride) Mi sono avvicinato ai graffiti all’età di tredici/quattordici anni; mi faceva sentire parte di una nicchia e anche un po’ ribelle. Gli elementi “street” servono a rafforzare la mia identità: restano una parte di me.
Mi parli del tuo luogo di lavoro, vale a dire il ‘Blood and Soul Tattoo & Piercing’ di Rozzano? Chi lavora assieme a te?
Siamo uno staff molto affiatato e familiare (IG: @bloodnsoultattoo) e c’è assoluto rispetto e stima tra di noi. Il titolare e mio amico Leonardo (IG: @leonardinktattoo) è stato una specie di mentore per me: è stato lui ad accogliermi nel suo studio quando ero adolescente, avvicinandomi con passione a questo mondo e rafforzando il mio carattere. Dovrò sempre molto ad uno come Leonardo del ‘Blood and Soul Tattoo’. Con il resto dello staff siamo molto legati, scambiandoci continuamente pareri per migliorarci a vicenda.
Mi illustri i tuoi prossimi guest spot o partecipazioni a determinate tattoo convention?
Certo! Parteciperò al ‘Tattoo Weekend Chiuduno’ (IG: @tattooweekendchiuduno) di novembre; la settimana dopo andrò ad Ancona per la ‘Ankonventional Tattoo Convention’ (IG: @ancona_tattoo_.expo) per poi terminare con la convention di Milano a gennaio, che tra l’altro è pure la mia città.
Ho in programma delle settimane in guest a Napoli dagli amici del ‘Mentality Tattoo Shop’ (IG: @mentalitytattooshop), a Rimini da ‘Alchemica Tattoo’ (IG: @alchemicatattoo) ed infine a Barcellona al ‘Bhorn Tattoo Studio’ (IG: @bhorn.tattoo).
Ho notato una certa maglietta che hai indossato durante una intervista-video. Sopra c’era scritto (in inglese) “Dove andiamo quando ci addormentiamo?”. Tu cosa mi risponderesti in tal caso? L’aspetto onirico può fare parte della tua arte?
Assolutamente sì, sono sempre stato affascinato da questo mondo! Credo che i sogni e i desideri del nostro subconscio siano i veri pittori della nostra arte.
E le tue ultime parole famose sono… ?
Il tatuaggio è un segno indelebile che riflette l’anima di chi lo indossa.