La titolare de ‘Lo Scarabocchio Tattoo Studio’ di Arcore si confida sulla sua arte e sulla sua attività di imprenditrice partita nell’ottobre del 2021. Ascoltiamola.
Francesca, quand’è stato che hai guardato in faccia la vita e ti sei detta: “Ok, da grande farò la tatuatrice?”
In realtà non c’è stato un momento specifico in cui ho detto “da grande farò la tatuatrice” perché è da quando sono piccola che disegno.
E ancora recentemente ho trovato dei disegni dove copiavo i tatuaggi che c’erano sui giornalini della mia epoca.
Successivamente ho frequentato il liceo artistico e quello è stato anche il periodo dove ho iniziato davvero ad approcciarmi al mondo della tattoo art.
Ricordo un episodio in particolare: il mio fidanzato di quando avevo 16 anni mi regalò un biglietto per la Torino Tattoo Convention.
All’epoca non aveva ancora tatuaggi su di me ma – una volta entrata e dopo aver sentito il suono di tutte quelle macchinette in funzione – ho capito che in uno di quegli stand un giorno ci sarei voluta essere io! (ride)
Mi illustri le tappe salienti della tua carriera che ti hanno portato fino alla recente inaugurazione del ‘Lo Scarabocchio Tattoo Studio’ di Arcore?
Ho cominciato facendo il corso alla “Milano Tattoo & Piercing School” dove ho conosciuto Roberto e Milena, i proprietari dello studio in cui avrei lavorato, che mi hanno proposto di fare un apprendistato presso di loro.
Era il luglio del 2015 e a fine agosto di quello stesso anno mi sono trasferita in una stanza per studenti, caso vuole proprio ad Arcore.
L’idea di andare a vivere vicino a Milano, a neanche 20 anni, mi caricava a mille! E lì è cominciata ufficialmente la mia carriera…
Vai avanti.
Ho lavorato in Lombardia per circa sei anni, girando per svariati studi e convention. Durante il periodo del lockdown ho capito che da un giorno all’altro puoi ritrovarti con niente tra le mani, che il tempo è denaro e che quindi era ora arrivata l’ora di cominciare a fare le cose esattamente come volevo io.
Sai, è stato come avere una lampadina che mi si è accesa sopra la testa e quindi mi sono detta: “Ok, ora è davvero il momento giusto”. Così, il 12 ottobre 2021, ho alzato per la prima volta le serrande de ‘Lo Scarabocchio Tattoo Studio” (IG: @lo.scarabocchio.tattoo).
Pensi di avere incontrato diversi maestri lungo questo tuo percorso?
Sì, tanti. Non ti farò nomi, ma ho avuto la fortuna di conoscere persone che posso definire tranquillamente “maestri” perché mi hanno, oltre che insegnato tale arte, trasmesso la passione per il tatuaggio.
Intendo quella passione vera, che ti travolge e ti fa capire l’importanza di ogni singolo segno che lasci sulla pelle di una persona.
I tuoi mi sembrano tatuaggi “a due distanze”, se mi passi il termine. Se li guardi e basta sono pregevoli mentre se li studi nei particolari, soprattutto per quel che riguarda l’uso del puntellinato e delle ombreggiature, diventano decisamente pregevoli. Cosa ne pensi?
Penso che sia esattamente quello che voglio trasmettere con i miei lavori! (sorride) Mi piace quando un tatuaggio – visto ad una certa distanza – possiede un impatto visivo non indifferente; ma se ti soffermi a guardarlo più da vicino, beh, resta comunque ricco di dettagli.
Giochiamo un po’ con le percentuali: quanta magia, poesia, sogno e fantasia c’è in ogni singolo tattoo creato da te?
Credo che in ogni tatuaggio, a modo suo, ci sia un po’ di poesia. Il mio desiderio maggiore è che ogni mia opera sia il risultato della perfetta fusione tra le idee, la storia raccontata del cliente e la mia fantasia nel creare tale progetto.
Perché ‘Lo Scarabocchio’ non è solo – per usare le tue esatte parole – “un semplice studio di tatuaggi”?
Perché è casa! Intendo che l’ambiente, il clima, l’aria che si respira allo ‘Scarabocchio’ dovrebbe sempre ricordare quello di un ambiente casalingo. Sai, penso che farsi un tatuaggio non sia solo avere un nuovo “segno sulla pelle”, ma anche il ricordarsi di quel preciso momento. E poi, certo, trascorrere tanto tempo in compagnia di una persona che per la vita ti lascerà qualcosa di inciso. Farsi un tatuaggio è anche godersi il momento e l’esperienza in sé. Chi è stato almeno una volta nel mio luogo di lavoro capisce cosa intendo quando dico che “non è un semplice studio di tatuaggi”. E viverlo è sempre più facile che descriverlo.
Già che ci sei mi spendi un commento anche sui tuoi colleghi tatuatori Michimorge e Gio Thunder?
Loro ormai sono parte della famiglia visto che sono svariati anni ormai che lavoriamo assieme. Michi e Gió, oltre che reputarli dei grandi artisti, li considero anche degli amici veri.
Sono stati presenti in alcuni momenti difficili della mia vita. Momenti in cui ti assicuro che un semplice “collega” non ci sarebbe stato.
Diciamo che sono una parte importante de ‘Lo Scarabocchio Tattoo Studio” e senza di loro questo luogo non sarebbe lo stesso.
E le tue ultime parole famose sono…?
Sono quelle di un famoso proverbio: “Chi ha tempo non perda tempo”. Il tempo sprecato purtroppo non ti viene mai più restituito.
Segui ‘Lo Scarabocchio Tattoo Studio’ su Instagram: @lo.scarabocchio.tattoo