Sulla rotta Roma-Milano conosciamo meglio questa brava tatuatrice. Specializzata nello stile Realistico Black ‘n’ Grey con pezzi in grado di “guardare” chi li osserva.
Ciao Francesca, è stato facile per te scegliere di fare la tatuatrice professionista?
No, fare la tatuatrice e renderla una professione non è stato poi così automatico. Anche perché ho avuto un percorso formativo distante da tutto ciò che riguardava l’arte in generale.
In che senso?
Nel senso che l’ho sempre approcciata come autodidatta e “lei” mi ha sempre accompagnato parallelamente a tutti i miei vari step, ma allo stesso tempo non credevo di poter lavorare facendo arte pura!
Arrivarci e comprendere se fosse fattibile, beh, è stato lungo.
Mi spieghi come il Realistico di stampo Black ‘n’ Grey è entrato a far parte della tua vita?
Semplice: tuttora mi approccio a tale stile in maniera del tutto spontanea. Se penso di rappresentare qualcosa, la vedo immediatamente in bianco e nero e mi viene naturale utilizzare la matita.
Sul tuo profilo Instagram ti definisci “tatuatroce”: solo un refuso oppure c’è dell’altro?
No, “tatuatroce” è un gioco di parole che utilizzò, un giorno, una mia cara amica per descrivere come talvolta mi capiti di uscire dal canone di “ragazza gentile” per trasformarmi in qualcosa di più rude e grezzo! (ride) Quindi mi sembrava simpatico metterlo a corredo della mia pagina social (IG: @francescadilodovico).
Mi sembra che il tuo sia un Realistico che deve molto alle suggestioni del fumetto, del cinema, del mito e della fantasia in generale. Ti ci vedi, invece, a ritrarre semplici foto tratte dalla vita quotidiana delle persone?
Grazie intanto per la tua descrizione! No, non credo che riuscirei a rappresentare in modo accademico “semplici” foto tratte dalla vita di qualcuno, per quanto sia ammaliata dall’iperrealismo e dalle cosiddette esecuzioni fedelissime.
Sbaglio o ti piace in particolar modo accentuare lo sguardo dei tuoi soggetti? Magari un lavoro Realistico non può dirsi tale privo di una cura certosina nel ritrarre gli occhi, ma i tuoi sembrano davvero tatuaggi in grado di “guardare” chi li osserva…
Beh, è bello sentirselo dire. Quella d’altronde è la parte che mi piace di più riprodurre: non vedo l’ora di arrivare agli occhi! Ancora oggi è sempre la prima sezione del viso che disegno su foglio. Sai, il resto mi è sempre sembrato mero accessorio… (sorride)
Mi parli dei tuoi luoghi abituali di lavoro e dei loro rispettivi ambienti? Mi pare che tu sia fissa al ‘Crea Tattoo Studio’ (doppia sede a Carate Brianza e Cinisello Balsamo) oltreché guest a ‘Artigiano Tatuatore’ di Brembate e al ‘Dié Tattoo’ di Milano…
Il ‘Crea Tattoo Studio’ (IG: @creatattoostudio) è un luogo che ho abbracciato e vissuto fin dal primo giorno come se fosse mio: ci sta fisicamente un po’ del mio cuore tra quelle quattro pareti. ‘Artigiano Tatuatore’ (IG: @artigiano_tatuatore) non credo abbia bisogno di troppe presentazioni: è semplicemente un’onore farne parte!
Il ‘Diè Tattoo Milano’ (IG: @dietattoomilano), invece, è lo studio di Diego Lanzone (IG: @diegolanzone) che, esattamente come lo stesso ‘Artigiano Tatuatore’, mi ha dato la possibilità di tramutarmi immediatamente in una “guest” subito dopo essermi trasferita da Roma.
Quali sono i tuoi imminenti programmi estivi? Hai qualche tattoo convention segnata in agenda oppure qualche altro guest da svolgere in giro per l’Italia?
Sì sicuramente diverse convention e guest, ma tutte dopo l’estate! Tra l’altro sono in ballo con la seconda apertura del ‘Crea Tattoo Studio’. Intendo quello con sede a Cinisello Balsamo.
L’hai avuto finora un maestro che ti andrebbe qui di ringraziare?
Nella sfera lavorativa ringrazio il maestro indiscusso Matteo Pasqualin che tutte le volte dimostra come la passione, la dedizione, la qualità e soprattutto l’entusiasmo non si esauriscano mai col tempo.
Ho l’onore di rubare un pezzettino di questo suo approccio alla vita ogni volta che lo vedo all’opera da ‘Artigiano Tatuatore’.
Poi ti direi Mario Crepaldi (IG: @mariocrepalditattoo) del ‘Crea Tattoo Studio’ che, pur senza saperlo, mi ha trasmesso la perseveranza, la voglia e l’impegno nel raggiungere i miei obiettivi. E tale sua ricerca, credimi, continua senza fine sulla strada della perfezione!
E le tue ultime parole famose sono… ?
(ride) Te lo dico in romanesco: “Er core nun se sbaja!” (“Il cuore non si sbaglia!”).