Volti e figure femminili sono al centro dell’universo visivo di Gaia Leone, autrice della copertina della nuova edizione Annuario Tatuatori Italiani on working now, aperta a tutti i tatuatori professionisti che lavorano in territorio italiano.
Abbiamo incontrato Gaia per parlare insieme di questa immagine che vedremo da novembre in edicola, a tutte le convention in cui sarà presente Tattoo Life e naturalmente in vendita tra i nostri prodotti editoriali su tattoolifestore.com: un volto di donna unito a un cuore sacro in stile assolutamente Traditional. Entriamo insieme nel suo studio di Torino, l’Hardtimes Tattoo.
Gaia ciao come hai scelto il disegno per questa copertina dell’Annuario?
Ciao! Ho pensato di realizzare un disegno che meglio potesse rappresentare il mio lavoro, e l’unione tra una donna ed un cuore sacro mi è sembrata la scelta perfetta, essendo sicuramente i miei soggetti preferiti dell’iconografia tradizionale.
La tua specialità sono i volti di donna Traditional. Come mai e che cosa si riflette nelle diverse interpretazioni che dai?
Lo sono sicuramente. È il soggetto che mi ha sempre più affascinato nel tatuaggio tradizionale e negli anni ho provato a dargli una mia impronta grafica. creando delle figure femminili che fossero un po’ “mie”, simili tra loro nei tratti ma allo stesso tempo diverse per identità e particolarità. Ognuna di loro nasce dalla mia fantasia o dalla richiesta di un cliente, e tutte hanno una propria storia o personalità.
Chi sono i tuoi punti di riferimento nello stile Traditional e come la scelta di questo stile per te?
Mi sono innamorata del tatuaggio tradizionale da quando mi sono avvicinata al mondo del tatuaggio, prima ancora di iniziare a tatuare. L’ho sempre trovato affascinante per la sua storia e per la sua semplicità grafica di grande impatto, in tutti i suoi sottogeneri.
Mi piace ispirarmi a grandi maestri del passato come ad esempio Ben Corday, Cap Coleman e Amund Dietzel, ma anche a tatuatori contemporanei che seguo con ammirazione.
Visto che oggi parliamo di figure femminili cito alcune delle mie tatuatrici preferite che per me sono una costante fonte di ispirazione: Marie Sena, la mia amica Gaia Zeta, Becca Gennè Bacon, Bruna Yonashiro e Marcelina Urbanska.
Dove vivi, lavori e da quando fai questo lavoro.
Vivo e lavoro a Torino, che è la mia città natale dove nel 2011 ho aperto il mio studio Hardtimes Tattoo. Ho iniziato ad avvicinarmi al tatuaggio nel 2007 come apprendista e a tatuare nel 2008.
Come hai incontrato il tatuaggio?
Non c’è stato un evento particolare che mi ha fatta appassionare al tatuaggio. Da quando sono ragazzina ne sono stata sempre molto affascinata fino a che, al compimento dei 18 anni, ho potuto avvicinarmici facendomi fare il mio primo tatuaggio. Da lì in poi è stato un percorso naturale e spontaneo.