Tatuatrice sopraffina per quel che riguarda il Traditional/Old School, antesignana per ciò che riguarda il Body Painting e ora pure docente presso la scuola abruzzese ‘Best Ideas’. Il resto lasciamolo dire a lei…
Mayla, prima di tutto vorrei che mi raccontassi tutto su di te visto che hai un curriculum di tutto rispetto…
Ciao, sono Mayla, anzi Donna Mayla. (sorride) Il mio percorso inizia con il Liceo Artistico a Teramo, la città dove sono nata, e con l’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove mi sono distinta per aver osato.
Che cosa hai “osato”?
Mi sono permessa di portare in Accademia il Body Painting su modelle reali che dipingevo nei corridoi adornandole con soggetti presi da dei quadri di Salvador Dalì, Piet Mondrian e Miro’. Il Body Painting è diventata una professione vera e propria nel momento in cui ho avuto modo di lavorare in televisione con la Rai e MTV. In quel periodo ho anche realizzato una pittura corporale sul fisico del cantante pop Biagio Antonacci per la copertina del suo disco ‘Mi Fai Stare Bene’.
Cosa è successo in seguito?
Dopo questi eventi mi hanno selezionato per lanciare in Italia il prodotto ‘Henna Tattoo’, lo stesso usato nel videoclip ‘Frozen’ di Madonna. Da lì ho iniziato una collaborazione con Tommaso Buglioni (IG: @tommasobuglioni_tom_tattoo) presso il suo ‘Tom Tattoo’ di Riccione dove ho potuto conoscere il mondo del tatuaggio vero e proprio.
So che hai una tua teoria “filosofica” riguardo al mestiere che fai, vero?
Sì. Non ho deciso io di fare la tatuatrice, ma è stata la tattoo art a scegliere me perché questa era semplicemente la mia strada. Ricordo che era il 1998 e, grazie alla mia amicizia con Thomas Isler, proprio quell’anno abbiamo aperto il ‘Body Bag’, uno studio di tatuaggi e piercing. Il resto è storia. (sorride)
Mi parli del tuo ruolo di docente presso la scuola ‘Best Ideas’, in Abruzzo, dove formi giovani tatuatori?
In realtà svolgo questo ruolo non da molto visto che insegnare non mi è mai piaciuto. Ringrazio perciò il direttore della ‘Best Ideas’, Guerino D’Agnese, perché ha saputo mettermi decisamente a mio agio.
Cosa vorresti trasmettere ai tuoi studenti?
Spiego a questi giovani aspiranti tatuatori che non è mai così semplice diventare tali! Bisogna lavorare seriamente, studiare, conoscere, non fermarsi mai. Avere rispetto degli artisti che li hanno preceduti e che, in questi anni, hanno fatto crescere questo bel settore.
Il Traditional/Old School è lo stile “più stile di tutti” che possa esistere nel mondo della tattoo art (oltre al Giapponese, ovviamente). Perché si diventa artisti in tal campo secondo te?
Semplice: perché perseveranza, passione e personalità fanno la differenza.
Cos’è che ti ispira quando tatui? Hai un mood o una colonna sonora preferita?
Il mio genere musicale preferito è lo stoner rock: mi dà una carica particolare e una giusta dose di energia.
Il tuo regno lavorativo si chiama ‘Inside Tattoo Shop’, si trova ad Alba Adriatica (sempre in Abruzzo) e dista soltanto 800 metri dal mare. Ecco, tatuare in un ambiente del genere, con l’aria marina che arriva fin lì, immagino sia profondamente diverso che lavorare in una metropoli caotica…
Sicuramente lavorare vicino al mare non ha prezzo! E poi, essendo Alba Adriatica una località turistica, c’è sempre un gran movimento di gente.
Hai già in programma delle convention previste dalla primavera in poi?
Sì, sarò alla ‘Trad Tattoo Reunion’ (IG: @traditional_reunion) di Bari in programma dal 28 al 30 aprile prossimi.
A guest spot, invece, come sei messa?
Nei prossimi tempi mi troverete a Roma da Federica Marshmallow (IG: @federicamarshmallows), a Rimini da Miss Arianna (IG: @miss_arianna_skinwear) e a Perugia da Matteo Gubbini (IG: @matteo_gubbini). In seguito si vedrà.
E le tue ultime parole famose sono… ?
Beh, alla prossima intervista ne riparliamo! (ride)