L’8 dicembre scorso, al Teatro degli Arcimboldi di Milano, Marco Matarese ha dato vita all’emozionante performance “Apnea Sociale”: un evento al limite tra musica e tatuaggio.
Mentre Marco tatuava dal vivo Jakub Nowicz, sul palco del teatro alcuni musicisti si sono esibiti in una lunga improvvisazione musicale: Xabier Iriondo (chitarrista degli Afterhours) alla chitarra, Gino Sorgente alla batteria, Idra Sound all’elettronica, il Trio Cavalazzi agli archi.
Il tutto è stato filmato dai registi Leonardo Corallini e Victor Schnur.
Il palcoscenico è diventato uno spazio mentale in cui i pensieri si sono trasformati in musica e concretizzati sulla pelle – diventando un vero e proprio tatuaggio, simbolo del ricordo e dell’eternità.
Un’interessante riflessione sul senso dell’arte, delle relazioni e della vita stessa.
Marco Matarese: classe 1975, Marco frequenta il liceo artistico e, successivamente, l’Accademia di Brera e la celebre scuola di cinema istituita e diretta da Ermanno Olmi. Dopo un praticantato come scenografo decoratore, Marco apre un’impresa di affreschi, poi uno Studio Associato di architettura a Novara, comprando e vendendo oggetti di antiquariato in giro per il mondo, sino al 2014 quando a Milano crea Puro Tattoo Studio.
Una realtà professionale che va al di là del lavoro e che diventa con il tempo espressione intima del suo poliedrico pensiero e della sua grandissima creatività. Aprire il suo profilo Instagram e guardare i suoi lavori è come entrare in un museo dove tutto prende vita.