Abbiamo dialogato con questo tatuatore originario di Torre del Greco, alle pendici del Vesuvio, di quanto la simbologia “tribale” meriti sempre maggiore attenzione e conoscenza.
Antonio, spendiamo subito due parole su di te: come hai iniziato la tua carriera da tatuatore e da quanti anni fai questo mestiere?
Sì, mi chiamo Antonio Agretto (IG: @antonioagrettotribale) e sono un tatuatore che principalmente si occupa di stili Tribali. Mi trovate alle pendici del Vesuvio, a Torre del Greco. La mia carriera inizia ben dieci anni fa, quindi mi ritengo ancora “giovane” in questo mondo della tattoo art.

Quand’è che il Tribale è diventato il tuo principale marchio di fabbrica?
Beh, come ad ogni inizio che si rispetti, c’è stata quella particolare scintilla ad avvicinarmi a quest’arte. Io oltretutto vivo in un paese dove il tatuaggio è sempre stato ben presente nella nostra cultura visto che a Torre del Greco ci sono stati altri tatuatori, assoluti maestri in materia. Man mano l’interesse e la curiosità sono diventati sempre più irrefrenabili e, grazie a degli amici del centro storico (dei veri e propri fratelli per me), sono riuscito a procurarmi le mie prime macchinette ad aghi. Da lì è cominciato tutto.

Chi è stato il tuo maestro principale?
Credo fermamente che tu possa essere maestro del tuo destino. Se credi davvero nelle tue capacità, tutto può diventare alla tua portata. Eppure ci sono state anche delle persone con le quale ho condiviso il mio percorso e i miei studi; e ancora oggi ritengo che la mia gavetta sia appena iniziata…

Dove trovi l’ispirazione per creare? Ti confidi col cliente e cercate insieme di trovare un soggetto in comune? Oppure sei tu che proponi opere partorite dalla tua fantasia e il cliente si limita a scegliere?
Le simbologie Tribali hanno significati ben precisi e la persona pronta ad indossarle può legarsi a tali amuleti incorporando i significati degli stessi. Poco alla volta ho ottenuto libri e informazioni su quest’arte e credo che il viaggiare resti sempre la chiave giusta per ottenere un certo mood spirituale in grado di aiutarti in questa disciplina.
Insieme al cliente decido sempre la posizione, la complessità oppure la quantità di nero da indossare.
Insomma, si tratta di qualcosa che nasce in quel giorno specifico e che assume una magia tutta sua. Una magia dettata da queste magnifiche e potenti simbologie!

Come sta il Tribale nel 2025? È diventato di culto, un qualcosa da appassionati rispetto al boom degli anni Novanta/primi Duemila, oppure parliamo di uno stile che è sempre rimasto ben presente nei gusti del pubblico?
Ritengo che il Tribale nel 2025 abbia sempre la sua bella potenza! Eppure – ahimé – nel panorama della tatto art non sempre ottiene la giustizia che merita… Sembra sempre che stia diventando di nicchia quando in realtà è una delle discipline più importanti!

Basta vedere la quantità o l’attenzione che gli viene dato durante rappresentazioni pubbliche come le varie tatto convention e i tattoo contest. A volte però noto che si fa ancora confusione a differenziare le nomenclature delle discipline Tribali. Fortunatamente, a Torre del Greco, certe cose non succedono: qui c’è e sempre ci sarà una cultura ben ferrata verso il Tribale.

Tu sei un tatuatore on the road che gira per guest-spot e tattoo convention oppure hai uno studio di riferimento dove accogliere i tuoi clienti?
Sì, ho uno studio nel mio paese, esattamente nel quartiere dove sono nato. In prevalenza sono molto stabile come tatuatore data la massiccia richiesta dei miei clienti. Prossimamente però girerò per qualche altro tattoo studio e parteciperò ad alcune tattoo convention.

Tipo?
La ‘Napoli Tattoo Expo’ del prossimo maggio/giugno (IG: @napoli_tattoo_expo). E poi, come ti ho detto, sarò anche ospite in vari studi in giro per l’Italia. La prossima estate la dedicherò alla mia erudizione in materia e alla produzione di opere su tela. Più vari altri progetti per il quale non riesco mai a trovare il tempo durante il resto dell’anno.

E le tue ultime parole famose sono… ?
Bisogna fare un lavoro ben preciso. Divulgare la giusta parola. Rispettare quest’arte antica chiamata tatuaggio Tribale. Devi semplicemente dare del tuo meglio… finché inchiostro non ci separi! (ride)