Proprietario della Bottega d’Arte ‘Arcanum’ in quel di Verona e organizzatore dell’Arcanum Fest (in programma i prossimi 4 e 5 ottobre a Mantova), Alex ci conduce nel suo mondo fatto di folklore, simbolismo esoterico e tecnica “engraving”.
Alexander, mi racconti qualcosa su di te? So che tatui dal 2013 e che nella vita sei stato anche musicista, giusto?
Mi presento volentieri: sono Alex Hedera (IG: @alexanderhedera), titolare della Bottega d’Arte ‘Arcanum’ (IG: @arcanum.tattoo) in centro a Verona. E sì, la musica ha avuto da sempre un ruolo molto importante nella mia vita. Per un breve periodo sono stato anche un musicista ed ora mi permetto di poter tornare nella scena musicale tramite la mia arte di tatuatore/illustratore e supportando la scena underground.

Oltre al fatto di essere un tatuatore, ami descriverti anche come un “illustratore specializzato in flora, fauna e bestie strane”. Tant’è che tutto ciò prende poi vita su pelle tramite i tuoi fascinosi ed arcani tatuaggi Black-n-Grey ispirati sia dal Blackwork che dalla tecnica dell’engraving/incisione. Il tuo è uno stile che nasce dall’accumulo di esperienze artistiche oppure è qualcosa che hai sempre avuto dentro di te?
Disegnare è sempre stato come respirare per me. Ti sto parlando di una passione, trasmessa da mia madre, che è cresciuta e si è evoluta nel tempo attraverso lo studio della storia dell’Arte e della letteratura in generale. Mi appassiona tutto ciò che è avvolto nel mistero. Il simbolismo esoterico che spazia dal mondo fantastico alla botanica.
E trovo nell’estetica medievale/gotica la mia primaria fonte d’ispirazione.

Si può parlare in qualche maniera di “folklore” all’interno della tua tattoo art?
Posso dirti che la mia vita vive nel folklore! Dalle fiabe antiche alle rappresentazioni grottesche e allegoriche del mondo, vivo costantemente in una dimensione parallela. Uno stato delle mente dove anche un piccolo animale può narrarmi una storia misteriosa e vivere avventure epiche degne di essere raccontate.

So che, mentre lavori, ascolti musica eterogenea (dal black metal alle sonorità dark elettroniche) a seconda del singolo tatuaggio che stai creando. Mi dici, ad esempio, l’ultimo lavoro che hai portato a termine e quale band ti ha fatto da adeguata colonna sonora?
La musica è onnipresente in ogni mia fase della progettazione e realizzazione del tatuaggio stesso; e lavorando assieme ai miei colleghi ascoltiamo bene o male di tutto, non abbiamo preferenze in tal senso…
A me, però, piace anche costruire scenari di sottofondo durante le mie sedute.
Come caso del ritratto velato ‘In Gauda Venenum’ accompagnato dall’opera deathcore ‘The Poetic Edda EP’ dei Disembodied Tyrant (IG: @disembodiedtyrant) con i Synestia (IG: @synestia_band). Oppure il Gufo con le corna di Cervo che è stato realizzato sulle note folk di Agnes Obel (IG: @agnesobel) e di Chelsea Wolfe (IG: @cchelseawwolfe).
A parte alcuni nomi storici dell’arte come Bosch, Doré e Dürer, pensi di aver avuto dei maestri anche all’interno della tattoo art?
Guarda, appena entrato in questo mondo, ho avvertito subito di non aver uno stile predominante, ma ero bensì attratto contemporaneamente dal Realistico, dal Blackwork e dal NeoTraditional, oltre che essere incuriosito dalle opere di Victor Portugal (IG: @victorportugal), Joao Bosco (IG: @joaoboscoart) ed Emily Rose Murray (IG: @emily_rose_murray).
Negli ultimi anni artisti come Rob Borbas/Grindesign, Lipa e Cristian Casas hanno accentuato l’aspetto Blackwork nelle mie creazioni.
Inoltre non finirò mai di ringraziare per i preziosi consigli e per l’umanità Francesco Bianco (IG: @f_bianco_) del quale porto con orgoglio molti suoi capolavori sul mio corpo.

Mi parli del tuo ‘Arcanum – Bottega d’Arte & Tattoo Studio’ di Verona?
La mia Bottega d’Arte ‘Arcanum’ (IG: @ arcanum.tattoo) è nata nell’ottobre del 2022 quando ho sentito il bisogno di creare uno spazio tutto mio che ricordasse nello spirito e nell’estetica le botteghe rinascimentali. Si tratta di luogo dove poter crescere insieme con altri artisti intrecciando arti diverse: qui, ad esempio, posso dedicarmi anche alla pittura e alla fotografia. Quest’ultima in collaborazione con Fabio Grigoletti (IG: @_fabiogrigoletti_), amico e fotografo emergente di talento con il quale ho creato all’interno dello studio il laboratorio fotografico “Obscura”.

Che tipo di città è Verona per un lavoro come il tuo? Al di là dell’aspetto mainstream legato al turismo e all’Arena, dall’esterno mi sembra un luogo attento anche a fenomeni più underground e artistici. Che ne pensi?
Di Verona ci sarebbe molto da dire… La ringrazierò sempre, Verona, per permettermi di crescere come artista e persona confrontandomi con colleghi di talento e clienti che mi supportano e mi invogliano a migliorare ogni singolo giorno. Nonostante questi tempi strani, sono felice di vedere che stia pian piano tornando in città una sorta di realtà musicale che c’era già anni addietro. Non la stessa di prima, ovviamente, ma qualcosa di nuovo pronto a riemergere. Diamogli tempo e fiducia.

Pensi che pure il 2025 avrà la sua edizione dell’Arcanum Fest?
Sì, sono felice ed orgoglioso di poter annunciare la terza edizione dell’Arcanum Fest (IG: @arcanum_fest) che si terrà il 4 e 5 ottobre presso l’Arci Tom di Mantova (IG: @arcitom_)! Nato come festival black metal per supportare la scena metal underground italiana/internazionale e far conoscere la mia arte, l’Arcanum Fest 2025, durante il secondo giorno, aprirà anche a sonorità più doom e sciamaniche. Oltre ai concerti ci saranno molte novità che presto vi sveleremo tramite i nostri canali social. L’Arcanum Fest (IG: @arcanum_fest) è una realtà che sta crescendo velocemente e per questo voglio ringraziare di cuore l’amico Carlo Balasini di Mostro Production (IG: @mostro_production) che ha subito creduto in questo progetto ed è la principale colonna portante dell’evento.

E le tue ultime parole famose sono… ?
Vi ringrazio ancora per il tempo che mi avete dedicato. Ora torno volentieri a disegnare…